Anno 2014

Radici dell’anima

Legno di nocciolo, essenze reperite in loco, foglie, c’era d’api – anno 2014

2014 prima realizzazione
2021 intervento di rigenerazione
L’opera si identifica con il senso della vita: una continua mutazione, ininterrotta evoluzione,
captazione di energia.
Ed è questo lo sforzo che compie l’artista: traspone energia.
Per realizzare quest’opera ha scelto una materia che è generata dalla luce.
Dà forma ad un organismo che mostra la tensione da cui è attraversato, entrando nel corpo della
scultura, tra i fasci e le fibre che la costituiscono.
Nel 2021 l’artista ha avviato l’intervento di rigenerazione attualmente visibile che realizza sui
lacerti della precedente opera che si stava naturalmente disgregando.
Lascia visibili alcune parti di questa e con un processo affine alla riappropriazione, alla ciclicità
naturale, costruisce la nuova scultura intrecciando i rami di nocciolo con una sintesi plastica ed
espressiva molto connotata.

Leonardo Nava

Allievo del designer A.G. Fronzoni durante gli studi superiori all’ISA di Monza, successivamente
si laurea in progettazione architettonica al Politecnico di Milano.
Forma un proprio percorso di ricerca che si colloca sulla linea di demarcazione tra arte e
progetto.
Il senso profondo del progettare e l’importanza della contestualizzazione di un’opera sono
determinanti per definire un metodo ed un linguaggio di ricerca multidisciplinare che interessa
sia la piccola che la grande scala, caratterizzato da una costante attenzione alla materia e al
rapporto esistenziale tra natura e uomo.
Sue opere di scala ambientale sono collocate in alcuni luoghi pubblici e privati in Italia; le sue
sculture in bronzo e vetro sono apprezzate da diversi collezionisti, una di esse è esposta al
museo del vetro di Murano.
Seguono il suo percorso di ricerca artistica lo storico dell’arte Flavio Caroli, il critico d’arte Marco
Meneguzzo, il ricercatore Beppe Finessi ed il critico ed esperto di vetro contemporaneo Jean
Blanchaert.
Sito internet: www.leonardonava.it
instagram: leonardonava


L’opera a Lavarone è stata realizzata grazie al supporto operativo di Ester Garzonio, e alla collaborazione in fase iniziale di Valentina Corradi.

Durante la realizzazione