Anno 2019

Il giardino di Giampaolo

Il giardino di Giampaolo rappresenta il fluire della vita, lo scorrere dei ricordi e la consegna di un’eredità. Attraverso il medium vegetale ho creato un piccolo spazio intimo, un abbraccio. Qui ogni elemento ha un aspetto simbolico. Le radici scoperte e rivolte al cielo evocano la restitu zione delle nostre origini, l’offerta simbolica di tutte le storie ataviche che hanno guidato il nostro cammino. I tronchetti in cerchio sono i testimoni di ricordi, stagioni, risate, paure, amori. Sono coloro che rendono un vissuto “reale”. L’albero centrale è un ciliegio. Mentre gli altri elementi sono destinati a consumarsi in breve tempo, l’albero sarà più longevo e continuerà a raccontare la sua storia, generando frutti. Rilascerà semi di memoria. Ed è così che sopravviverà a se stesso. Pensandoci, non ho creato un’installazione. Il Giardino di Giampaolo è una performance in divenire. L’ho creata ricordando la vitalità invincibile e ultraterrena di un caro amico, Giampaolo Osele

Marco Nones

Nato in Svizzera, si è diplomato all’Istituto d’Arte. Vive e lavora a Cavalese, in Provincia di Trento.
L’esclusività delle sue opere lo hanno portato ad esporre in importanti città d’Europa.
Philippe Daverio lo descrive così: “Vi è nel lavoro di Marco Nones un sottile senso di sfida alle leggi della futilità umana. Vi è la voglia, forse inconsapevole, di tornare nella dimensione sciamanica, nella quale l’intervento umano non si sentiva ancora separato dalla dimensione infinta e totale del divino, che altro non era, questa dimensione, che quella misteriosa e insondabile della natura (…)”.

Durante la realizzazione